Comunicato Stampa
VISTA: nuovo telescopio d'avanguardia inizia i lavori
11 Dicembre 2009
Un nuovo telescopio - VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) - è appena entrato in funzione all'Osservatorio del Paranal dell'ESO e ha già diffuso le prime immagini. VISTA è un telescopio per survey che opera alle lunghezze d'onda infrarosse, ed è il più grande telescopio al mondo dedicato a produrre una mappa del cielo. Il suo grande specchio, l'ampio campo visivo, e i sensibilissimi rivelatori, offriranno una veduta interamente nuova del cielo australe. Nuove spettacolari immagini della Nebulosa Fiamma, del centro della nostra galassia (la Via Lattea), e dell'ammasso di galassie della Fornace, dimostrano il perfetto funzionamento del telescopio.
VISTA è il più recente telescopio giunto a far parte dell'Osservatorio del Paranal dell'ESO, nel Deserto di Atacama nel Cile settentrionale. È situato sulla cima adiacente a quella che ospita il Very Large Telescope dell'ESO (VLT), condividendone le eccezionali condizioni osservative. Lo specchio principale di VISTA ha un diametro di 4,1 metri ed è lo specchio più curvo di queste dimensioni e qualità mai realizzato - le sue deviazioni dalla superficie ideale sono inferiori a pochi millesimi dello spessore di un capello umano - e la sua costruzione e lucidazione hanno presentato delle sfide formidabili.
VISTA è stato ideato e sviluppato da un consorzio di 18 università del Regno Unito [1] coordinate dalla Queen Mary, Università di Londra, ed è diventato parte del contributo del Regno Unito per l'accordo di adesione all'ESO. Il progetto e la costruzione del telescopio sono stati condotti dal United Kingdom Astronomy Technology Centre del Science and Technology Facilities Council (STFC, UK ATC). L'accettazione provvisoria di VISTA è stata accordata formalmente dall'ESO in una cerimonia al Quartier Generale dell'ESO a Garching, in Germania, alla quale hanno preso parte i rappresentanti della Queen Mary, Università di Londra, e dell'STFC, il 10 dicembre 2009. Ora il telescopio sarà operato dall'ESO.
"VISTA è una estensione unica dell'osservatorio dell'ESO al Cerro Paranal. Avrà un ruolo all'avanguardia nell'esplorazione sistematica del cielo australe alle lunghezze d'onda infrarosse e identificherà numerosi oggetti interessanti per un successivo studio più approfondito con il Very Large Telescope, ALMA, e il futuro European Extremely Large Telescope," dichiara Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell'ESO.
Nel cuore di VISTA è posto un apparecchio fotografico di 3 tonnellate che contiene 16 speciali rivelatori sensibili alla luce infrarossa, per un totale di 67 milioni di pixel. Osservare a lunghezze d'onda maggiori di quelle visibili all'occhio umano permette a VISTA di studiare oggetti impossibili da osservare alla luce visibile perché sono troppo freddi, oscurati da nubi di polvere, o perché sono così distanti che la loro luce si è allungata oltre la banda visibile a causa dell'espansione dell'Universo. Per evitare di sommergere la fioca radiazione infrarossa proveniente dallo spazio, lo strumento deve essere raffreddato a -200 gradi e sigillato dalla più grande finestra trasparente all'infrarosso mai realizzata. Tale strumento è stato progettato e costruito da un consorzio che include il Rutherford Appleton Laboratory, l'UK ATC, e l'Università di Durham nel Regno Unito.
Poichè VISTA è un grande telescopio dotato di ampio angolo visuale, può rivelare sorgenti molto deboli esplorando ampie regioni del cielo in poco tempo. Ciascuna immagine di VISTA cattura una regione di cielo grande circa dieci volte l'area della Luna piena, e sarà in grado di rilevare e catalogare oggetti sull'intero cielo australe con una sensibilità quaranta volte maggiore di quella raggiunta in esplorazioni sistematiche precedenti come la straordinaria Two Micron All-Sky Survey. Questo salto di potenza osservativa - paragonabile al salto di sensibilità fra l'occhio nudo e il primo telescopio di Galileo - rivelerà un numero enorme di nuove sorgenti, e permetterà la creazione di cataloghi di gran lunga più completi di oggetti rari ed esotici nel cielo australe.
"Siamo entusiasti di essere stati in grado di offrire alla società astronomica il telescopio VISTA. La qualità eccezionale dei dati scientifici è un tributo a tutti gli scienziati e i tecnici che hanno preso parte a questo esaltante e impegnativo progetto," aggiunge Ian Robson, direttore dell'UK ATC.
Le prime immagini distribuite mostrano la Nebulosa Fiamma (NGC 2024) nella familiare costellazione di Orione (il Cacciatore), una spettacolare nube di gas e polvere entro la quale nascono stelle, e i suoi dintorni. Nella luce visibile il nucleo dell'oggetto è celato da spesse nubi di polvere, ma l'immagine di VISTA, ottenuta alle lunghezze d'onda infrarosse, può penetrare le fitte coltri e rivelare l'ammasso di giovani e caldissime stelle che si celano all'interno. L'ampio campo visivo dello strumento cattura anche il bagliore di NGC 2023 e la forma spettrale della famosa Nebulosa Testa di Cavallo.
La seconda immagine è un mosaico composto da due vedute di VISTA del centro della nostra galassia, la Via Lattea, nella costellazione del Sagittario (l'Arciere). Si svelano numerosissime stelle - solo questa immagine ne mostra circa un milione - che in maggioranza sono solitamente celate da spesse nubi di polvere e diventano visibili solo alla luce infrarossa.
Per ottenere l'ultima imagine, VISTA ha spinto lo sguardo ben oltre la nostra galassia per ottenere il ritratto di famiglia di un ammasso di galassie nella costellazione della Fornace. Il grande campo permette di catturare numerose galassie in una singola immagine che include l'impressionante spirale barrata NGC 1365 e la grande galassia ellittica NGC 1399.
VISTA userà quasi tutto il suo tempo nella creazione di una mappa sistematica del cielo australe. Il telescopio si prepara a sei survey principali aventi scopi scientifici differenti, da svolgersi nei prossimi cinque anni. Una survey interesserà l'intero cielo australe mentre le altre si concentreranno su regioni più limitate, da studiare in maggiore dettaglio. Le survey di VISTA ci aiuteranno a comprendere la natura, la distribuzione e l'origine dei tipi conosciuti di stelle e galassie, realizzeranno una mappa della struttura tridimensionale della nostra galassia e delle vicine Nubi di Magellano, e aiuteranno a determinare la relazione fra la struttura dell'Universo e le misteriose materia oscura ed energia oscura.
L'enorme volume di dati prodotti - circa 300 gigabyte ogni notte, o più di 100 terabytes all'anno - sarà raccolto dall'archivio digitale dell'ESO e sarà convertito in immagini e cataloghi dai centri dati del Regno Unito nelle università di Cambridge ed Edimburgo. Tutti i dati diverranno pubblici e resi accessibili agli astronomi di tutto il mondo.
Jim Emerson della Queen Mary, Università di Londra, alla guida del consorzio di VISTA, anticipa un ricco raccolto scientifico per mezzo del nuovo telescopio: "La storia ha dimostrato che alcuni dei risultati più esaltanti ottenuti da progetti come VISTA sono proprio quelli che meno ci si aspetta - e sono io stesso molto ansioso di vedere quali saranno!"
Note
[1] Il consorzio VISTA è guidato dalla Queen Mary, University of London e ne fanno parte: Queen Mary, University of London; Queen's University of Belfast; University of Birmingham; University of Cambridge; Cardiff University; University of Central Lancashire; University of Durham; The University of Edinburgh; University of Hertfordshire; Keele University; Leicester University; Liverpool John Moores University; University of Nottingham; University of Oxford; University of St Andrews; University of Southampton; University of Sussex e University College London.
Ulteriori Informazioni
L’ESO (European Southern Observatory) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 14 paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna. L’ESO mette in atto un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strutture astronomiche da terra che consentano agli astronomi di fare importanti scoperte scientifiche. L’ESO ha anche un ruolo preminente nel promuovere e organizzare cooperazione nella ricerca astronomica. L’ ESO gestisce tre siti unici di livello mondiale in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. A Paranal, l’ESO gestisce il Very Large Telescope, l’osservatorio astronomico nella banda visibile più d’avanguardia al mondo. L’ESO è il partner europeo di un telescopio astronomico rivoluzionario, ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. L’ESO sta pianificando al momento un Telescopio Europeo Estremamente Grande ottico/vicino-infrarosso di 42 metri, l’E-ELT, che diventerà “il più grande occhio del mondo rivolto al cielo”.
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Anna Wolter (press contact Italia)
Rete di divulgazione scientifica dell'ESO
e INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
Milano, Italy
Tel.: +39 02 72320321
E-mail: eson-italy@eso.org
Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso0949it |
Legacy ID: | PR 49/09 |
Nome: | Flame Nebula, NGC 2024 |
Tipo: | Milky Way : Nebula : Type : Star Formation |
Facility: | Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy |
Instruments: | VIRCAM |
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