Immagine della settimana

14 Marzo 2022: Questa immagine mostra la spettacolare galassia NGC 4254, conosciuta anche come Messier 99. Essa è un esempio di galassia a spirale grande design, con bracci forti, prominenti e ben definiti che avvolgono chiaramente il centro della galassia. Messier 99 si trova a 49 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice. Qui è stata fotografata in modo squisitamente dettagliato dal Multi-Unit Spectroscopic Explorer (MUSE) sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. Si tratta di una combinazione di osservazioni condotte in diversi colori, o lunghezze d'onda, della luce, che mostrano nubi di gas ionizzato da stelle appena nate. I gas idrogeno, ossigeno e zolfo sono mostrati rispettivamente in rosso, blu e arancione. L'immagine è stata presa nell'ambito del progetto Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS (PHANGS), che sta facendo osservazioni ad alta risoluzione di galassie vicine attraverso tutte le lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico per capire ...

07 Marzo 2022: A circa 500 milioni di anni luce di distanza, nella costellazione dello Scultore, si trova una galassia dall'aspetto piuttosto particolare, conosciuta come la galassia Ruota di Carro. Una volta era una normale galassia a spirale che ha subito un'interazione frontale con una galassia compagna più piccola diversi milioni di anni fa, dandole il suo caratteristico aspetto a ruota. Ma ci sono altre cose curiose su questo oggetto. Qualcosa di interessante sta avvenendo nell'angolo in basso a sinistra dell'immagine di destra, catturata nel dicembre 2021 con il New Technology Telescope (NTT) dell'ESO: una supernova. L'immagine a sinistra, scattata nell'agosto 2014 dal Multi Unit Spectroscopic Explorer (MUSE) montato sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, mostra la galassia prima che questa supernova avesse luogo. Questo evento, chiamato SN2021afdx, è una supernova di tipo II, che si verifica quando una stella massiccia raggiunge la fine della sua evoluzione. Le supernovae possono far brillare una ...

28 Febbraio 2022: Una splendida vista notturna, presa vicino al telescopio danese da 1,54 m e al telescopio da 3,6 m sulla strada di La Silla, mostra la Via Lattea sopra l'orizzonte, accompagnata dalle Nubi di Magellano. Il telescopio da 3,6 m dell'ESO, visto qui in cima a una collina al centro dell'immagine, ospita HARPS, uno strumento dedicato alla scoperta di pianeti al di fuori del sistema solare attraverso il metodo della velocità radiale. Questo metodo permette di individuare un pianeta misurando il movimento oscillatorio della stella centrale causato dall'attrazione gravitazionale del pianeta stesso. Le torri sulla sinistra sono le strutture di supporto dei telescopi BlackGEM, che non erano ancora state installate quando è stata scattata questa immagine. BlackGEM è una serie di telescopi che cercheranno la luce emessa dalle controparti ottiche delle più potenti sorgenti di onde gravitazionali, cioè collisioni di stelle di neutroni e di buchi neri. Sulla destra dell'immagine, vediamo ...

21 Febbraio 2022: Il sole sorge dietro il Cerro Armazones in questa immagine del 2016, con la luce del sole che segna la silhouette piatta della cima della montagna e Venere che assiste all'inizio di un nuovo giorno da appena sopra la montagna stessa. L'immagine è uno splendido esempio di raggi crepuscolari, che si verificano quando oggetti come nuvole o montagne bloccano parte della luce solare in arrivo, un fenomeno tipico all'alba e al tramonto quando il Sole è basso sull'orizzonte o sotto di esso. La cima del Cerro Armazones è stata spianata per ospitare l'Extremely Large Telescope (ELT), il prossimo osservatorio di punta dell'ESO attualmente in costruzione. Con il suo specchio principale di 39 metri di diametro, l'ELT sarà l'occhio più grande del mondo sull'universo, in grado di raccogliere 100 000 000 di volte più luce dell'occhio umano. Aiuterà gli astronomi a trovare nuovi pianeti dove potrebbe essersi sviluppata la vita, a ...

14 Febbraio 2022: Tra Marte e Giove si trovano alcune delle reliquie del primo sistema solare: la fascia principale degli asteroidi. Questa fascia è piena di asteroidi insoliti le cui origini rivelano gli elementi costitutivi dei primi pianeti terrestri. Tra questi, uno dei più intriganti è Elektra, qui ripreso con lo strumento SPHERE, installato sul Very Large Telescope dell'ESO a Paranal, in Cile. In precedenza, Elektra era nota per avere non una ma due lune che le orbitavano intorno, mostrate rispettivamente dalle orbite arancione e verde. Ma ora un team di astronomi, guidato da Anthony Berdeu, del National Astronomical Research Institute of Thailand, ha trovato un nuovo satellite che orbita intorno all'asteroide - mostrato con l'orbita blu. Questa scoperta rende Elektra il primo sistema di asteroidi quadruplo in assoluto. Questa nuova, terza lunetta di Elektra, chiamata provvisoriamente S/2014 (130) 2, si trova più vicina al suo asteroide genitore rispetto alle altre lune, ad ...

07 Febbraio 2022: A circa 70 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione della Gru, si trova la galassia NGC 7582, una galassia a spirale che ospita un buco nero supermassiccio nel suo nucleo. Queste immagini sono state catturate come parte di uno studio utilizzando lo strumento MUSE sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO per scoprire l'effetto di un buco nero attivo sulla formazione delle stelle nella galassia. La galassia contiene un nucleo attivo (AGN) - un motore centrale estremamente energetico alimentato dal buco nero supermassiccio che divora materiale nelle sue immediate vicinanze. La materia si riscalda in questo processo, lanciando enormi quantità di energia e potenti venti nell'area circostante. Ma che effetto ha questo sulla galassia in generale? Per scoprirlo, un recente studio, guidato da Stéphanie Juneau del NOIRLab negli USA, ha esaminato la distribuzione di diversi elementi ionizzati nella galassia. L'immagine a destra mostra ossigeno, azoto e idrogeno rispettivamente in ...

31 Gennaio 2022: La costruzione del più grande occhio sul cielo del mondo, l'Extremely Large Telescope (ELT) dell'ESO sta facendo progressi! Dopo un significativo rallentamento dei lavori di costruzione a causa della pandemia COVID-19 - compreso quasi un anno di chiusura completa del sito - i lavori sono ripresi a metà del 2021. Come mostra questa immagine del gennaio 2022, le fondamenta del mastodontico telescopio da 39 metri sono state gettate, portandoci un passo più vicini a scoprire alcuni dei più elusivi misteri dell’universo. Le prime forme della spettacolare cupola del ELT stanno prendendo forma. L'immensa struttura sarà alta circa 80 metri, con un diametro di circa 88 metri, circa equivalente all'area di un campo da calcio. A sinistra si possono vedere le impalcature e la prima cassaforma del pilastro della cupola. Il pilastro sarà circondato da un edificio ausiliario circolare, e le sue fondamenta di cemento sono quasi complete. I vari impianti ...

24 Gennaio 2022: A circa 60 milioni di anni luce di distanza, nella costellazione della Vergine, le due galassie NGC4567 e NGC4568, soprannominate le Galassie Farfalla per la loro struttura alare, stanno cominciando a collidere e a fondersi l'una nell'altra. Questo è raffigurato in questa immagine catturata dallo strumento FORS2 (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph 2), che è montato sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO presso l'osservatorio Paranal nelle Ande cilene. Le collisioni tra galassie non sono insolite nell'universo. Possiamo immaginare che siano violente e catastrofiche, ma in realtà sono sorprendentemente pacifiche, come un valzer eseguito da stelle, gas e polvere, coreografato dalla gravità. Si pensa che questo tipo di collisione e fusione sia anche il destino finale della Via Lattea, che gli scienziati credono subirà un'interazione simile con la nostra vicina galassia Andromeda. FORS2 è spesso soprannominato il "coltellino svizzero" di Paranal per la sua incredibile versatilità, ed è infatti uno ...

17 Gennaio 2022: Come una sentinella silenziosa, il VLT Survey Telescope (VST) dell'ESO si trova sotto le stelle sparse della Via Lattea in questa eterea immagine della settimana. Il VST, che ha recentemente festeggiato il suo decimo compleanno, si trova all’osservatorio Paranal dell'ESO insieme al suo omonimo, il Very Large Telescope (VLT). Tuttavia, il VST ha uno scopo molto diverso dal VLT. Piuttosto che scrutare piccole zone del cielo in grande dettaglio, esso scruta costantemente aree molto più ampie del cielo, mappando e catalogando sorgenti celesti che vanno dalle stelle vicine alle galassie lontane. L’osservatorio Paranal dell'ESO, nel deserto cileno di Atacama, è un luogo ideale per svolgere l'astronomia da terra. Vanta più di 300 notti chiare all'anno e la sua posizione remota, lontana dall'inquinamento luminoso, dà luogo a cieli che sono abbastanza scuri per vedere la Via Lattea nel dettaglio stupefacente catturato in questa immagine.

10 Gennaio 2022: Questa foto della settimana sembra quasi abbastanza buona da essere mangiata! Tuttavia, nonostante la sua somiglianza con un goloso vortice di caramello, è in realtà un'immagine della galassia NGC 1300, situata a circa 61 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione di Eridanus. NGC 1300 è una galassia a spirale, con una barra di stelle e gas -- vista qui che attraversa l'immagine orizzontalmente -- e un anello centrale di intensa formazione stellare. L'immagine è una combinazione di osservazioni condotte a diversi colori -- o lunghezze d'onda -- di luce. Il bagliore dorato del caramello corrisponde alle nubi di gas molecolare, la materia prima da cui si formano le stelle. Questi dati sono stati presi con l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), di cui ESO è partner. Le regioni bluastre sullo sfondo rivelano la distribuzione di stelle leggermente più vecchie e già formate, riprese dal Multi-Unit Spectroscopic Explorer (MUSE) sul ...

03 Gennaio 2022: Un grande punto molto luminoso è il protagonista indiscusso della metà superiore di questa foto del cielo sopra il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO sul Cerro Paranal nel deserto di Atacama in Cile. Eppure, se guardate più da vicino, noterete che non si tratta di un solo punto, ma di due, molto vicini tra loro. Quello che vedete è, infatti, una congiunzione di Giove e Saturno. Giove e Saturno sono i due pianeti più grandi del sistema solare, rispettivamente quasi 320 e 95 volte più massicci della Terra. Non sono rocciosi, come la Terra o Marte, ma sono costituiti principalmente da idrogeno. Entrambi hanno decine di lune, molte delle quali pensiamo non si siano formate insieme ai pianeti che orbitano, ma siano state catturate in un secondo momento dai loro forti campi gravitazionali. Le congiunzioni si verificano quando due oggetti sono allineati nel cielo. Tuttavia, le congiunzioni sono una conseguenza ...

27 Dicembre 2021: Dalla sua cupola sul Cerro Paranal nel deserto cileno di Atacama, il Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA), gestito dall'ESO, gode di una vista mozzafiato non solo sui maestosi cieli del sud, ma anche sulla vicina vetta montuosa che ospita il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. Concepito e sviluppato da un consorzio di 18 università del Regno Unito, VISTA è il più grande telescopio del mondo interamente dedicato alla mappatura del cielo in luce infrarossa. Svolge sei survey pubblici che occupano la maggior parte del suo tempo di osservazione. L'obiettivo è quello di scoprire oggetti come nane brune, stelle variabili e antichi quasar, fare nuova luce su campi come la natura della materia oscura e le strutture galattiche, e anche contribuire a creare una mappa 3D di circa il cinque per cento dell'intero universo osservabile. Ma perché osservare nell'infrarosso? Perché permette a VISTA non solo di ammirare il ...

20 Dicembre 2021: As 2021 comes to an end, we send our best wishes to you and your families! Like its predecessor, this last year has been challenging to most of us. Here at ESO we have worked hard to continue exploring the Universe and sharing its wonders with you while keeping our staff safe and protected. On behalf of everyone at ESO, we wish you a healthy end of the year and a wonderful start of 2022!

13 Dicembre 2021: L'immagine di questa settimana potrebbe semplicemente ipnotizzarti! Come un vortice o un'illusione ottica, i cerchi stellari ti attirano in questo paesaggio montuoso mozzafiato del deserto di Atacama in Cile, sede dell'osservatorio La Silla dell'ESO. Ogni striscia circolare rappresenta una singola stella che crea una traccia stellare. Queste scie sono dovute alla rotazione terrestre, che fa sì che le stelle si muovano apparentemente nel cielo, tracciando lentamente degli anelli perfetti centrati sul polo sud celeste. Una fotografia come questa richiede quindi una lunga esposizione per catturare il passaggio del tempo. La Silla si trova a circa 2400 metri sul livello del mare, e offre condizioni di osservazione perfette per scatti a lunga esposizione come questo; il sito vive più di 300 notti chiare all'anno! Qui, l'ESO gestisce due dei più produttivi telescopi di classe 4 metri al mondo: il telescopio ESO da 3,6 metri che ospita il più importante cacciatore di ...

06 Dicembre 2021: Questo ritratto di famiglia dei telescopi che risiedono all'osservatorio La Silla dell'ESO è stato catturato nel 2019 durante un tramonto mozzafiato sulla periferia del deserto cileno di Atacama. Nella parte anteriore del ritratto si trova uno dei nuovi membri della famiglia di La Silla: BlackGEM, un array di telescopi ottici che si unirà presto alla ricerca di alcuni degli eventi più potenti e drammatici dell'universo, come la fusione di stelle di neutroni e buchi neri. Questo array robotico è stato sviluppato dalla Radboud University (da dove è controllato a distanza), dalla Netherlands Research School for Astronomy (NOVA) e dalla KU Leuven. Questi eventi esotici causano increspature nel tessuto dello spazio conosciuto come onde gravitazionali. BlackGEM lavorerà insieme ai rivelatori di onde gravitazionali come LIGO e Virgo per individuare in luce visibile le fonti responsabili delle onde gravitazionali. Questo permetterà a telescopi più grandi - come il Very Large Telescope (VLT) ...

29 Novembre 2021: Proprio come le persone ad un incrocio affollato possono accidentalmente scontrarsi tra loro, così anche le galassie nell’universo! Ma in questo caso, il risultato è più drammatico di una piccola spinta. Quando due galassie si scontrano, si fondono l'una nell'altra, dando vita a una nuova galassia più grande. Un esempio è la galassia NGC 7727, mostrata in questa immagine dal VLT Survey Telescope (VST) dell'ESO in Cile. Situata a 89 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione dell'Acquario, NGC 7727 si crede sia il risultato di uno scontro tra due galassie avvenuto circa un miliardo di anni fa. Le conseguenze di questo tremendo urto cosmico sono ancora evidenti nella particolare forma irregolare di NGC 7727 e nei flussi di stelle nelle sue regioni esterne. L'immagine è stata presa in luce visibile come parte dello studio VST-ATLAS survey. L'obiettivo dell'indagine è quello di mappare una vasta regione del cielo meridionale ...

22 Novembre 2021: Potenti laser lasciano la cupola di uno dei quattro Telescopi Unitari del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO all’osservatorio di Paranal in Cile. I fasci raggiungono uno strato dell'atmosfera a circa 90 chilometri dal suolo, molto ricco di atomi di sodio. I laser fanno brillare il sodio, creando stelle artificiali nel cielo. Ma perché? L'atmosfera terrestre distorce la luce che ci arriva dagli oggetti cosmici, diminuendo la nitidezza delle osservazioni astronomiche. Questo è lo stesso motivo per cui le stelle viste dalla Terra sembrano "scintillare". Per correggere questo effetto, gli astronomi hanno sviluppato una tecnologia conosciuta come ottica adattiva, dove uno specchio flessibile viene deformato centinaia di volte al secondo per contrastare la turbolenza atmosferica. Tuttavia, per calcolare le correzioni necessarie, l'ottica adattiva ha bisogno di stelle di riferimento vicine all'oggetto osservato. Tali stelle non sono sempre posizionate in modo ideale, però, il che ha fatto venire agli astronomi l'idea di ...

15 Novembre 2021: Sì, la luce brillante che vedi al centro di questa foto, che brilla sotto la cintura scura e rosata della Via Lattea, è in effetti il re dei pianeti del sistema solare! Giove è affiancato da due colline che ospitano il Very Large Telescope dell'ESO (a sinistra) e VISTA (a destra) nel deserto di Atacama in Cile. Giove è il pianeta più grande del nostro sistema solare e il terzo oggetto più luminoso del cielo notturno, superato solo dalla Luna e da Venere. Chiamarlo come il dio del cielo e del tuono è certamente appropriato! Composto principalmente da idrogeno ed elio, uno dei segni più caratteristici di Giove è la famosa grande macchia rossa sulla sua superficie, la più grande tempesta del sistema solare. Giove è stato osservato dai telescopi da 8,2 metri del VLT in più di un'occasione. Lo strumento VISIR ha catturato una splendida immagine a infrarossi ad ...

08 Novembre 2021: L'immagine mostra una coppia di galassie a spirale sovrapposte, NGC 3314a e b, in alto a sinistra, prese in una maestosa danza cosmica - catturata dal VLT Survey Telescope (VST) dell'ESO. Ma non lasciatevi ingannare dalla prospettiva! In realtà non stanno affatto interagendo. Le due galassie, situate tra 117 e 140 milioni di anni luce di distanza nella costellazione dell'Idra, sono in realtà fisicamente non correlate e sembrano sovrapporsi solo quando sono viste dalla Terra. Questo allineamento unico dà agli astronomi l'opportunità di misurare molte proprietà delle galassie, come ad esempio il modo in cui la polvere assorbe la luce delle stelle, e quindi di ottenere informazioni sulla loro composizione ed evoluzione. C'è un altro segreto nascosto in questa immagine se guardi da vicino la regione in basso a destra: oltre questa splendida danza cosmica troverai una debole macchia giallastra, la firma di una galassia ultra-diffusa (UDG). Le UDG sono ...

01 Novembre 2021: I telescopi SPECULOOS (Search for habitable Planets EClipsing ULtra-cOOl Stars), situati presso l’osservatorio Paranal dell'ESO nel deserto cileno di Atacama, sono di solito quelli che cercano nuovi mondi, ma questa foto in realtà cattura il sito di osservazione che sembra un pianeta stesso. Questa è stata costruita usando una tecnica fotografica chiamata proiezione stereografica, in cui un'immagine sferica - come un panorama a 360º - viene proiettata su un piano. La missione di SPECULOOS è quella di rilevare i pianeti terrestri quando passano tra noi e la loro piccola e fredda stella madre nelle vicinanze del sole, causando una piccola e regolare attenuazione della luminosità della stella. Gli esopianeti scoperti con questo cosiddetto metodo di transito possono essere studiati in grande dettaglio, comprese misure precise della loro massa e del loro raggio, e l'analisi della loro possibile atmosfera e del loro potenziale di vita. SPECULOOS, il cui nome si ispira ...