Comunicato Stampa

Lo sguardo di VISTA attraversa la Via Lattea

Una nuova veduta a raggi infrarossi della Nebulosa Trifida svela nuove stelle variabili molto più lontane

04 Febbraio 2015

Una nuova immagine ottenuta con VISTA, il telescopio per survey dell'ESO, rivela la famosa Nebulosa Trifida in una nuova, spettrale luce. Osservandola in luce infrarossa, gli astronomi possono vedere attraverso le parti centrali della Via Lattea piene di polvere e scovare molti oggetti in precedenza nascosti. In questa piccolissima parte di una delle survey di VISTA, gli astronomi hanno scoperto due stelle variabili di tipo Cefeide molto distanti e precedentemente ignote, che si trovano quasi esattamente dietro alla Nebulosa Trifida. Sono le prime stelle di questo tipo scoperte nel piano della nostra Galassia che si trovino al di là del rigonfiamento centrale.

La survey effettuata dal telescopio VISTA all'Osservatorio dell'ESO sul Paranal in Cile, una delle principali survey del cielo sud, mappa tutte le regioni centrali della Via Lattea in luce infrarossa alla ricerca di nuovi oggetti nascosti. Questa survey, chiamata VVV (da "VISTA Variables in the Via Lactea" o Variabili nella Via Lattea osservate con VISTA) torna più e più volte sulla stessa zona del cielo per individuare gli oggetti che variano in luminosità al passare del tempo.

Una minuscola parte di questo enorme insieme di dati di VVV è stato usato per creare questa nuova suggestiva immagine di un oggetto famoso, la regione di formazione stellare Messier 20, normalmente chiamata la Nebulosa Trifida a causa delle spettrali scie di polvere che la dividono in tre parti, visibili con un telescopio.

Le immagini familiari della Trifida la mostrano in luce visibile, dove risplende sia l'emissione rosata dell'idrogeno ionizzato e la tinta blu della luce dispersa delle stelle giovani e calde, tra imponenti ed enormi nubi di polvere che assorbono la luce. Ma la fotografia in luce infrarossa scattata da VISTA è molto diversa. La nebulosa è appena un fantasma della sua solita immagine in luce visibile. Le nubi di polvere sono molto meno evidenti, il bagliore delle nubi di idrogeno si vede appena e la struttura tripartita è quasi invisibile.

Nella nuova immagine, come per compensare per la nebulosa sbiadita, appare un nuovo panorama spettacolare. Le dense nubi di polvere nel disco della nostra Galassia che assorbono la luce visibile lasciano passare invece la maggior parte della luce infrarossa che VISTA può osservare. Invece che avere lo sguardo bloccato, VISTA può vedere ben oltre la Trifida e scovare oggetti mai visti prima sull'altro lato della Galassia.

Per caso questa fotografia mostra un perfetto esempio delle sorprese che si possono avere osservando nell'Infrarosso. Apparentemente vicine in cielo alla Nebulosa Trifida, ma in realtà circa sette volte più lontane [1], un paio di stelle variabili appena scoperte fa mostra di sè in questa immagine di VISTA. Sono variabili di tipo Cefeide, un tipo di stella brillante e instabile che lentamente diventa più brillante e poi più debole nel tempo. Questa coppia di stelle, che gli astronomi ritengono essere i membri più brillanti di un ammasso stellare, sono le uniche variabili cefeidi rivelate finora vicine al piano della Galassia, ma nel lato più lontano. Variano in luminosità, da deboli a brillanti, con un periodo di circa undici anni.

Note

[1] La Nebulosa Trifida si trova a circa 5200 anni luce dalla Terra, il centro della Via Lattea è a circa 27 000 anni luce, quasi nella stessa direzione, mentre le Cefeidi appena scoperte sono a una distanza di circa 37 000 anni luce.

Ulteriori Informazioni

Questi risultati sono stati presentati nell'articolo intitolato “Discovery of a Pair of Classical Cepheids in an Invisible Cluster Beyond the Galactic Bulge”, di I. Dekany et al., pubblicato recentemente dalla rivista Astrophysical Journal Letters.

L'equipe è composta da I. Dékány (Millennium Institute of Astrophysics, Santiago, Cile; Universidad Católica de Chile, Santiago, Cile), D. Minniti (Universidad Andres Bello, Santiago, Cile; Millennium Institute of Astrophysics; Center for Astrophysics and Associated Technologies; Osservatorio Vaticano, Città del Vaticano), G. Hajdu (Universidad Católica de Chile; Millennium Institute of Astrophysics), J. Alonso-García (Universidad Católica de Chile; Millennium Institute of Astrophysics), M. Hempel (Universidad Católica de Chile), T. Palma (Millennium Institute of Astrophysics; Universidad Católica de Chile), M. Catelan (Universidad Católica de Chile; Millennium Institute of Astrophysics), W. Gieren (Millennium Institute of Astrophysics; Universidad de Concepción, Cile) e D. Majaes (Saint Mary's University, Halifax, Canada; Mount Saint Vincent University, Halifax, Canada).

L'ESO (European Southern Observatory, o Osservatorio Australe Europeo) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l'osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 16 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera, oltre al paese che ospita l'ESO, il Cile. L'ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L'ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L'ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l'ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d'avanguardia nella banda visibile e due telescopi per survey. VISTA, il più grande telescopio per survey al mondo, lavora nella banda infrarossa mentre il VST (VLT Survey Telescope) è il più grande telescopio progettato appositamente per produrre survey del cielo in luce visibile. L'ESO è il partner principale di ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. E sul Cerro Armazones, vicino al Paranal, l'ESO sta costruendo l'European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), un telescopio da 39 metri che diventerà "il più grande occhio del mondo rivolto al cielo".

La traduzione dall'inglese dei comunicati stampa dell'ESO è un servizio dalla Rete di Divulgazione Scientifica dell'ESO (ESON: ESO Science Outreach Network) composta da ricercatori e divulgatori scientifici da tutti gli Stati Membri dell'ESO e altri paesi. Il nodo italiano della rete ESON è gestito da Anna Wolter.

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Questa è una traduzione del Comunicato Stampa dell'ESO eso1504.

Sul Comunicato Stampa

Comunicato Stampa N":eso1504it
Nome:M 20, Messier 20, Trifid Nebula
Tipo:Solar System : Nebula
Facility:Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy
Instruments:VIRCAM
Science data:2015ApJ...799L..11D

Immagini

VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste
VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste
VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste (con note)
VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste (con note)
La Nebulosa Trifida nella costellazione del Sagittario
La Nebulosa Trifida nella costellazione del Sagittario
La Nebulosa Trifida: confronto tra luce visibile e infrarossa
La Nebulosa Trifida: confronto tra luce visibile e infrarossa
VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste (panoramica più ampia)
VISTA osserva la Nebulosa Trifida e svela alcune stelle variabili nascoste (panoramica più ampia)

Video

Video in dissolvenza: confronto tra le due vedute della Nebulosa Trifida in luce visibile e infrarossa.
Video in dissolvenza: confronto tra le due vedute della Nebulosa Trifida in luce visibile e infrarossa.
Zoom sulla Nebulosa Trifida e sulle due variabili Cefeidi ben più lontane
Zoom sulla Nebulosa Trifida e sulle due variabili Cefeidi ben più lontane

Immagini a confronto

Immagine a scorrimento della Nebulosa Trifida in luce visibile e infrarossa
Immagine a scorrimento della Nebulosa Trifida in luce visibile e infrarossa