Comunicato Stampa
Le prime immagini dal VST (VLT Survey Telescope)
– Il VST e la fotocamera OmegaCAM da 268 megapixel ora in funzione
08 Giugno 2011
Il VST (VLT Survey Telescope), l’ultimo arrivato tra i telescopi dell’Osservatorio dell’ESO al Paranal, ha diffuso le prime fantastiche immagini del cielo australe. Il VST è un telescopio di ultima generazione da 2,6 metri di diametro, corredato dall’enorme rivelatore OmegaCAM da 268 megapixel, costruito per osservare velocemente grandi porzioni di cielo e al tempo stesso produrre immagini di altissima qualità. È un telescopio in luce visibile che ben completa il telescopio per survey a raggi infrarossi dell’ESO VISTA. Le nuove immagini della Nebulosa Omega e dell’ammasso globulare Omega Centauri ben dimostrano le capacità del VST.
Un nuovo Telescopio e una nuova Fotocamera
Il telescopio VST (VLT Survey Telescope) è la più recente aggiunta all’Osservatorio Paranal dell’ESO nel deserto di Atacama nel nord del Cile. Viene ospitato in una struttura adiacente alle quattro UT (Unit Telescope) del VLT sulla cima del Cerro Paranal, sotto i cieli incontaminati di uno dei migliori siti osservativi della Terra. Il VST è un telescopio per survey a largo campo: il campo di vista è pari a due volte la luna piena. È il più grande telescopio al mondo costruito appositamente per una survey del cielo nella banda del visibile. Nei prossimi anni il VST e la sua fotocamera OmegaCAM osserveranno in dettaglio il cielo australe. Tutti i dati raccolti nella survey verranno resi pubblici.
“Sono molto felice di vedere le prime fantastiche immagini dal VST e da OmegaCAM. La combinazione unica di VST con il telescopio VISTA, che opera in infrarosso, permetterà di identificare molti oggetti interessanti che saranno poi osservati in dettaglio con i potenti telescopi del VLT”, commenta Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell’ESO.
“Il progetto del VST ha dovuto superare molte difficoltà ma ora, con la sue immagini di eccellente qualità, sta ripagando le aspettative della comunità astronomica e gli sforzi di molte persone che nell’INAF si sono dedicate alla sua costruzione. Sono molto felice di vedere il VST all’opera”, aggiunge Tommaso Maccacaro, Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica italiano (INAF).
Il programma VST è una cooperazione tra l’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli [1] e l’ESO. L’INAF ha progettato e costruito il telescopio con la collaborazione delle principali industrie italiane del settore, mentre l’ESO è responsabile dell’edificio e dei lavori di ingegneria civile al sito. OmegaCAM, l’”occhio” del VST, è stato progettato e costruito da un consorzio che comprende istituti olandesi, tedeschi e italiani [2] con un importante contributo dell’ESO. La nuova struttura sarà gestita dall’ESO, che manterrà anche l’archivio dei dati e si curerà della loro distribuzione.
Il VST è un telescopio all’avanguardia, con uno specchio di 2,6 metri di diametro ed un sistema di ottiche attive che mantiene in ogni momento la forma precisa dello specchio. Al centro, dietro a grandi lenti che assicurano la migliore qualità delle immagini [3], si trova la fotocamera OmegaCAM, 770 kg di peso, costruita intorno a 32 rivelatori CCD [4] sotto vuoto, che insieme costruiscono le immagini da 268 megapixel [5].
Le prime Immagini
Sia il telescopio che la fotocamera sono stati progettati per sfruttare al meglio l’alta qualità del cielo a Paranal.
“Le magnifiche immagini prodotte dal VST e dalla OmegaCAM sono un tributo al duro lavoro di molti gruppi in Europa nel corso di molti anni. Siamo in attesa di una ricca messe di risultati scientifici e di scoperte inattese provenienti dalle ricerche del VST”, aggiunge Massimo Capaccioli, principal investigator del progetto VST.
La prima immagine distribuita mostra la spettacolare zona di formazione stellare Messier 17, nota anche come Nebulosa Omega o Nebulosa del Cigno, così come mai era stata vista prima. Questa straordinaria regione di gas, polveri e giovani stelle calde si trova proprio nel cuore della Via Lattea nella costellazione del Sagittario. Il campo di vista del VST è così grande che può riprendere l’intera nebulosa, comprese le parti esterne più deboli – mantenendo la sua eccezionale nitidezza in tutta l’immagine.
La seconda immagine potrebbe essere il miglior ritratto finora dell’ammasso globulare Omega Centauri. È il più grande ammasso globulare noto, ma l’ampio campo di vista di VST e OmegaCAM contiene anche le regioni esterne più deboli di questo oggetto spettacolare. Questa ripresa, che include 300 000 stelle, dimostra l’eccellente risoluzione angolare del VST.
Le Survey
Il VST completerà tre survey pubbliche nei prossimi cinque anni [6]. La survey KIDS osserverà diverse zone di cielo lontane dal piano della Via Lattea. Studierà la materia oscura, l’energia oscura e l’evoluzione delle galassie e troverà molti nuovi ammassi di galassie e quasar ad alto redshift. La survey ATLAS osserverà una grande area di cielo e si focalizzerà sulla comprensione dell’energia oscura; sarà inoltre di sostegno ad altri progetti specifici che usano il VLT ed altri telescopi. La terza survey, VPHAS+, osserverà il piano della Via Lattea per studiare e descrivere la struttura del disco galattico e la storia della sua formazione. VPHAS+ produrrà un catalogo di circa 500 milioni di oggetti celesti e scoprirà molti nuovi casi di stelle inusuali in tutti i diversi stadi evolutivi.
La quantità di dati prodotta da OmegaCAM sarà notevole. Circa 30 Terabyte di dati grezzi verranno prodotti ogni anno ed inoltrati ai vari centri dati europei per l’analisi [7]. Un nuovo e sofisticato sistema informatico è stato sviluppato a Groningen e a Napoli per gestire questi grandi flussi di dati. I risultati finali dell’analisi saranno, oltre alle immagini prodotte, gli enormi elenchi delle sorgenti trovate,; verranno resi disponibili agli astronomi di tutto il mondo per analisi scientifiche.
“La combinazione nel VST di un grande campo di vista, di un ottima qualità d’immagine e di uno schema di operazioni molto efficente produrranno un grandissimo volume di informazioni che permetterà progressi in molti e diversi campi dell’astronomia”, conclude Konrad Kuijken, capo del consorzio OmegaCAM.
Note
[1] Il VST è stato progettato all’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli. Tutte le componenti, tranne le ottiche principali che sono state fornite dall’industria russa LZOS, sono state realizzate da industrie italiane. l’INAF ha gestito la costruzione e il montaggio all’Osservatorio di Paranal. Il lavoro è stato completato con il contributo del project manager G. De Paris e dell'AIV manager D. Fierro, membri del Dipartimento Progetti dell’INAF a Monte Mario, Roma. Il project manager nell’attuale fase di commissioning è P. Schipani dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, già project engineer, che gestisce una squadra formata da personale degli Osservatori di Napoli e di Padova. Il sistema informatico VST-Tube che gestisce i dati a Napoli è stato sviluppato da A. Grado.
[2] Il consorzio OmegaCAM è costituito da istituti in Olanda (NOVA, in particolare il Kapteyn Institute / OmegaCEN Groningen e l’Osservatorio di Leiden), Germania (in particolare gli Osservatori universitari di Monaco, Göttingen e Bonn) e Italia (INAF, in particolare gli Osservatori di Padova e Napoli). Il team dell’ESO Optical Detector Team fornisce il sistema di rilevazione. OmegaCAM è capitanata dal PI K. Kuijken (Groningen e Università di Leiden) e dai co-PI R. Bender (USM/MPE di Monaco) e E. Cappellaro (INAF, Osservatorio Astronomico di Padova), la gestione del progetto è affidata a B. Muschielok e R. Häfner (Osservatorio universitario dell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco) mentre il sistema di trattamento, Astro-WISE, è sviluppato da OmegaCEN-NOVA diretto da E.A. Valentijn (Groningen).
[3] Le ottiche del telescopio comprendono anche una correzione della dispersione prodotta dall’atmosfera terrestre.
[4] La fotocamera contiene CCD aggiuntive che, insieme ai sistemi del telescopio, aiutano a controllare il sistema di guida e il sistema delle ottiche attive.
[5] Per misurare il colore degli oggetti celesti, si possono far scorrere automaticamente dei filtri di vetro davanti ai rivelatori. Ogni filtro misura più di 30 cm di lato e la maggior parte di essi ha un rivestimento speciale che assicura una minima perdita di luce. Un grande otturatore, formato da due lame, viene usato per bloccare la luce durante la lettura dei rivelatori.
[6] Ulteriori dettagli sulle survey pubbliche del VST sono disponibili nel sito: http://www.eso.org/sci/observing/policies/PublicSurveys/sciencePublicSurveys.html.
[7] Le survey del VST/OmegaCAM sfrutteranno un nuovo collegamento dati internazionale tra Paranal ed Europa, veloce e appositamente dedicato, realizzato con il supporto dell’Unione Europea (eso1043).
Ulteriori Informazioni
L’ESO (European Southern Observatory) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 15 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera. L’ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L’ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L’ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l’ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d’avanguardia nella banda visibile. L’ESO è il partner europeo di un telescopio astronomico di concetto rivoluzionario, ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. L’ESO al momento sta progettando l’European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), di 42 metri, che opera nell'ottico e infrarosso vicino e che diventerà “il più grande occhio del mondo rivolto al cielo”.
Links
- Immagini del VST
- Link alle pagine pubbliche del VST dell’ESO
- Comunicati stampa - Georg-August Universität Göttingen
Contatti
Prof. Massimo Capaccioli
University of Naples Federico II and INAF-Capodimonte Astronomical Observatory
Naples, Italy
Tel.: +39 081 557 5601
Cell.: +39 335 677 6940
E-mail: capaccioli@na.infn.it
Prof. Koen Kuijken
Leiden Observatory
The Netherlands
Tel.: +31 71 527 5848
E-mail: kuijken@strw.leidenuniv.nl
Prof. Edwin A. Valentijn
University of Groningen
The Netherlands
Tel.: +31 50 363 4011/4036 (secretary)
Cell.: +31 6 482 76416
E-mail: valentyn@astro.rug.nl
Prof. Ralf Bender
University Observatory of the Ludwig-Maximilians-University Munich, and Max-Planck-Institute for Extraterrestrial Physics
Garching bei München, Germany
Tel.: +49 89 2180 5999
E-mail: bender@usm.lmu.de
Richard Hook
ESO, La Silla, Paranal, E-ELT and Survey Telescopes Public Information Officer
Garching bei München, Germany
Tel.: +49 89 3200 6655
Cell.: +49 151 1537 3591
E-mail: rhook@eso.org
Joerg Gasser (press contact Svizzera)
Rete di divulgazione scientifica dell'ESO
E-mail: eson-switzerland@eso.org
Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso1119it-ch |
Nome: | Messier 17, Omega Nebula |
Tipo: | Milky Way : Nebula : Type : Star Formation |
Facility: | VLT Survey Telescope |
Instruments: | OmegaCAM |
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