Scolpire i cieli di La Silla
Una rara zona di sottili nubi bianche sfreccia attraverso il cielo sopra l’osservatorio La Silla di ESO in questa fotografia, ripresa l’11 giugno 2012 dall’astronomo Alan Fitzsimmons.
Questo ambiente secco e desolato con occasionali raffiche di vento forse non è il miglior posto per gli insediamenti umani, ma è il luogo ideale per i telescopi. Secche e aride condizioni aiutano gli astronomi ad evitare i soliti problemi osservativi come i disturbi atmosferici, l’inquinamento luminoso, l’umidità, e (la maggior parte del tempo!) le nuvole, permettendo una visione più chiara del cosmo. Anche in queste rare giornate di nuvole, il cielo si era schiarito al tramonto e le osservazioni hanno potuto aver luogo come al solito.
I telescopi che ospita La Silla - incluso due dei maggiori telescopi di ESO: il telescopio di 3.6 metri di ESO e il New Technology Telescope (NTT) - sono equipaggiati con strumenti all’avanguardia, che consentono loro di sfruttare al massimo le condizioni uniche di osservazione del Cile del nord.
Il telescopio di 3.6 metri di ESO opera al momento con lo strumento High Accuracy Radial velocity Planet Searcher (HARPS), dedicato alla scoperta di mondi extrasolari. L’NTT è stato un pioniere nell’ottica attiva e il primo telescopio al mondo ad avere uno specchio principale controllato da un computer.
La Silla è stato il primo sito di ESO in Cile già negli anni ’60 e continua da allora ad avere un valore inestimabile.
Crediti:A.Fitzsimmons/ESO
Riguardo l'immagine
Identificazione: | potw1433a |
Lingua: | it-ch |
Tipo: | Fotografico |
Data di rilascio: | Lunedì 18 Agosto 2014 10:00 |
Grandezza: | 3888 x 2592 px |
Riguardo all'oggetto
Nome: | La Silla |
Tipo: | Unspecified : Technology : Observatory |