Attraverso la clessidra

Questo oggetto è probabilmente il più antico del suo genere mai catalogato: CK Vulpeculae con una forma di clessidra. Originariamente si pensava fosse una nova, invece classificare correttamente questo oggetto dalla forma insolita si è dimostrato impegnativo nel corso degli anni. Un certo numero di possibili spiegazioni per le sue origini sono state prese in considerazione e scartate. Ora si pensa che sia il risultato di due stelle in collisione - anche se c'è ancora un dibattito sul tipo di stelle in questione.

CK Vulpeculae fu avvistato per la prima volta il 20 giugno 1670 dal monaco e astronomo francese Père Dom Anthelme. Quando apparve per la prima volta, esso fu facilmente visibile ad occhio nudo; nel corso dei due anni successivi la luminosità variò: scomparve e riapparve due volte, prima di scomparire definitivamente dalla vista per sempre.

Nel corso del XX secolo gli astronomi capirono che la maggior parte delle novae poteva essere spiegata dal comportamento esplosivo e dalle interazioni tra due stelle vicine in un sistema binario. Tuttavia le caratteristiche viste attorno a CK Vulpeculae non sembravano adattarsi particolarmente bene a questo modello, creando perplessità per gli astronomi per molti anni.

La parte centrale è stata ora studiata in dettaglio utilizzando ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). Questa impressionante immagine mostra la migliore visione dell'oggetto fino ad oggi, e traccia la polvere cosmica e l'emissione all'interno e intorno a CK Vulpeculae per rivelare la sua struttura complessa. CK Vulpeculae ospita al suo centro un disco polveroso deformato e getti gassosi che indicano un sistema centrale che spinge il materiale verso l'esterno. Queste nuove osservazioni suggeriscono una soluzione a un mistero durato 348 anni.