Immagine della settimana

22 Giugno 2015: Illuminata dalle stelle della Via Lattea, la maestosa unità telescopica numero 4 (TU4) del Very Large Telescope (VLT) si trova sulla cima di Cerro Paranal, pronta per osservare il cielo notturno. L’osservatorio di Paranal, ad un’altitudine di 2635 metri sopra il livello del mare, è l’osservatorio astronomico a terra più avanzato al mondo e il fiore all’occhiello di ESO. TU4 - anche conosciuto come Yepun (Venere) - ha uno specchio principale di 8,2 metri di diametro ed è uno delle quattro unità telescopiche che compongono il VLT. Gli altri sono conosciuti come Antu (il Sole), Kueyen (la Luna) e Melipal (la croce del sud). I nomi dei telescopi sono parole della lingua del popolo Mapuche, che vive a 500 chilometri a sud di Santiago de Chile. Le quattro unità del telescopio possono lavorare insieme per formare il Very Large Telescope Interferometer (VLTI) di ESO. Il VLTI permette agli astronomi di ...

15 Giugno 2015: L’osservatorio Paranal di ESO è uno dei posti migliori al mondo per osservare il cielo notturno. Questo panorama del Very Large Telescope di ESO (VLT) sulla piattaforma di Cerro Paranal in Cile è stato ripreso da Babak Tafreshi, uno degli ambasciatori fotografici di ESO . Un misto di colori attraversa il cielo in quest’immagine. Dall’impetuoso tramonto rosso alla striscia polverosa viola della Via Lattea. Malgrado il sito del VLT sia uno dei posti migliori al mondo per l’astronomia, i telescopi devono comunque superare le distorsioni naturali causate dall’atmosfera. Si riesce a raggiungere questo risultato grazie ad un processo conosciuto come ottica adattiva. Gli astronomi usano una stella artificiale illuminando cielo con un potente laser - visto qui che esce dal telescopio sull’estrema destra - per correggere l’offuscamento causato dall’atmosfera. Il VLT, fiore all’occhiello dell’astronomia europea, ha aperto un’età dell’oro in astronomia grazie a queste tecnologie all’avanguardia.

08 Giugno 2015: La nebulosa del granchio, chiamata anche Messier 1, NGC 1952 e Taurus A, è uno degli oggetti astronomici più studiati nel cielo. Si tratta dei residui del''esplosione di una supernova osservata dagli astronomi cinesi nel 1054. I filamenti ingarbugliati visibili in quest’immagine sono i resti della stella esplosa, che si stanno ancora allontanando verso l'esterno a una velocità di 1500 chilometri al secondo. Anche se non visibili ad occhio nudo, a causa dei filamenti di elio e idrogeno nel primo piano, il cuore della nebulosa ospita due debole stelle. Una di queste è la responsabile della formazione della nebulosa che vediamo oggi - una stella conosciuta come la pulsar del granchio o CM Tau. Si tratta del piccolo e denso cadavere della stella originale che causò la supernova. Ora esso ha un diametro di soli 20 chilometri e ruota attorno il suo asse 30 volte al secondo! Questa stella emette ...

01 Giugno 2015: Il cielo stellato e luminoso, la sabbia rossa e le strutture di ghiaccio che spuntano in primo piano in questa immagine si combinano dando l’impressione di un deserto ben al di la della portata dell’impronta umana. Un paesaggio che potrebbe benissimo essere confuso con le regioni polari del nostro distante vicino di casa, Marte. Queste formazioni frastagliate non si trovano sul pianeta rosso, ma sui pendii delle colline del deserto di Atacama. Si chiamano penitenti - strutture fatte di neve e ghiaccio che si formano ad alta quota. La pressione bassa, l’umidità e la temperatura a queste quote aiutano a creare questo comportamento raro e interessante nel congelamento del ghiaccio. Queste strane strutture hanno anche la tendenza di orientarsi verso il Sole, motivo per il quale sono perfettamente alienati come un giardino di ghiaccio ben curato. Come se questa magnifica mania della natura non fosse abbastanza, sopra di loro vediamo ...

25 Maggio 2015: In quest’immagine ripresa dall’ambasciatore fotografo di ESO Yuri Beletsky, il centro di controllo dell’osservatorio di Paranal è visibile sotto una Via Lattea che sorge, come la proverbiale pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno celeste. Quest’edificio è il centro delle operazioni dell’osservatorio ed è da qui che il Very Large Telescope (VLT), il VLT interferometer (VLTI), il VLT Survey Telescope (VST) e il VLT Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA) sono pilotati e mantenuti. Il team di astronomi, operatori del telescopio e degli strumenti, ingegneri si trova sul posto 24 ore su 24 per gestire i telescopi e mantenerli in ottime condizioni. Il centro di controllo si trova su uno "scaffale" sotto la piattaforma principale d’osservazione in cima alla montagna di Paranal. Tutte le funzioni dei quattro telescopi unitari (UT), i quattro telescopi ausiliari (AT) e i due telescopi per survey sono controllati dalle loro rispettive aree all’interno della sala centrale di ...

18 Maggio 2015: In questa fotografia si vede l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) che si trova ad alta quota sull’altipiano di Chajnantor nelle Ande cilene a 5000 metri di altitudine sopra il livello del mare. Il bordo roccioso visibile in primo piano nell’immagine è una montagna che incombe sopra ALMA. È qui che si trova il telescopio di 1 metro di diametro dell’osservatorio nazionale astronomico giapponese (NAOJ), chiamato MiniTAO. MiniTAO è parte del progetto Tokyo Atacama Observatory (TAO) che vedrà nel futuro la costruzione su questo sito di un telescopio di 6.5 metri di diametro ottimizzato per l’osservazione infrarossa. NAOJ, ESO e altri partner coinvolti in ALMA hanno scelto questo sito perché è uno dei più alti e più secchi osservatori astronomici al mondo. ALMA è composto da 66 antenne di alta precisione distribuite su distanze fino a 16 chilometri. Le antenne usano una tecnica conosciuta come interferometria per combinare i loro segnali, ...

11 Maggio 2015: Quest'immagine mostra l’osservatorio La Silla di ESO, situato nella periferia del deserto cileno di Atacama e ricoperto di un cielo iridescente. Delle intense tonalità rossastre occupano la parte a destra dell’immagine e lasciano spazio alla Via lattea, che può essere vista con estrema chiarezza da La Silla, una posizione che vanta le notti più scure e più limpide sulla Terra. Il bagliore rosso e verde-giallo è causato dalla luminescenza notturna - un bagliore dovuto all’atmosfera terrestre che è visibile di solito solo dallo spazio, o da posti molto scuri. Al centro della scena di quest' immagine si trova l’antenna argentata in primo piano - lo Swedish–ESO Submillimetre Telescope (SEST). Malgrado sia stato decomissionato nel 2003 e non sia quindi più in servizio, SEST fornisce ancora un soggetto pittoresco per i fotografi entusiasti perché riflette le luce brillanti e i colori del cielo sopra di esso. Nel fondo dell’immagine si trova ...

04 Maggio 2015: Piuttosto che mostrare oggetti spettacolari, alcune delle immagini più sorprendenti dell’universo si concentrano invece sul vuoto. Questa nuova immagine dal telescopio MPG/ESO di 2.2 metri mostra tentacoli scuri che si estendono fuori da una macchia nera e vuota nel centro dell’immagine, che si nota particolarmente rispetto all’alta densità di stelle rosse e gialle nel resto dell’immagine. Questa regione non è un buco nel cosmo, o una parte vuota del cielo. Le strisce scure sono infatti composte di polveri dense e opache che si interpongono tra noi e il campo stellato retrostante. Queste polveri oscure fanno parte di una nube molecolare scura, una regione fredda e densa dove grande quantità di polveri e gas molecolare sono mescolati e schermano la luce visibile emessa dalle stelle più distante. Non è chiaro ancora come queste nubi si formino, ma si pensa che esse costituiscano le fasi iniziali di una nuova formazione stellare - ...

27 Aprile 2015: In questa nuova immagine il tramonto svela un impressionante cielo notturno sopra l’osservatorio Paranal di ESO, che ospita il Very Large Telescope (VLT) - il fiore all’occhiello dell’astronomia europea da terra. Mentre il sole tramonta sul sito la Via Lattea è visibile nei minimi dettagli. Malgrado essa appaia ad occhio nudo come una foschia nebulosa che attraversa il cielo, la Via Lattea è composta da 100-400 miliardi di stelle distribuite lungo il suo diametro di 100’000 anni-luce. In questa immagine la Via Lattea è lo sfondo di una delle sue unità telescopiche, la numero 4, chiamata anche Yepun. Yepun è Venere nel linguaggio Mapuche dei popoli indigeni del sud del Cile. Yepun è uno dei quattro telescopi da 8.2 metri che possono essere usati insieme come un unico telescopio gigante, permettendo agli astronomi di svelare dettagli fino a 16 volte più piccoli di quelli individuabili usando solo i telescopi individuali. ...

20 Aprile 2015: In questa romantica scena un tramonto brillante e cremisi contrasta con il centro colorato della Via Lattea e la luce zodicale sopra il Very Large Telescope (VLT) su Cerro Paranal. Le regioni rosa che si estendono attraverso il disco della nostra galassia sono regioni dove nascono nuove stelle. Mediamente il disco è spesso 1000 anni-luce e misura 100’000 anni-luce in diametro. Il Sole che sta tramontando è solo una dei 400 miliardi di stelle della Via Lattea. Ripreso in quest’immagine si vede un telescopio principale (UT per "Unit Telescope" in inglese, qui UT1 anche conosciuto come Antu) e tre dei quattro telescopi ausiliari ("Auxiliary Telescopes", ATs) che formano il Very Large Telescope Interferometer (VLTI). A sinistra dell’UT si vedono un debolissimo meteorite e la stella supergigante rossa Antares che si nota sopra gli AT. Antares si trova al cuore della costellazione dello scorpione. Questa fotografia è stata ripresa da Babak ...

13 Aprile 2015: Alla fine della lunga e tortuosa strada rappresentata in questa immagine si trova il centro di controllo (Operational Support Facility, OSF, in inglese) dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). L’OSF serve come campo base per gli appaltatori e il personale che lavora ad ALMA. Questa struttura serve come centro di tutte le attività scientifiche collegate al funzionamento quotidiano di ALMA. Al di là del campo di ALMA possiamo vedere la distesa salina conosciuto come El Salar de Atacama , la più grande distesa salina in Cile. All’orizzonte vediamo la montagna Cerro Quitor, vicino alla quale si trova Pukará de Quitor (il forte di Quitor) - un sito archeologico precolombiano. Questa fotografia è stata ripresa a 4660 metri d’altitudine dal fotografo José Velásquez durante una passeggiata domenicale dal Cerro de Macón verso l’Array Operations Site (AOS). ALMA è il più grande progetto astronomico esistente ed è veramente una collaborazione globale tra l’Europa, ...

06 Aprile 2015: Questa fotografia, gentile concessione del National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ), mostra una delle 66 antenne che compone l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), situato sull’altipiano di Chajnantor nelle Ande cilene. Sopra le antenne, le stelle sembrano piovere sul sito. Il temporale di stelle è il risultato di una lunga esposizione che riprende la loro scia luminosa attraverso il cielo mentre la Terra ruota su se stessa. L’altipiano dove si trova ALMA è stato scelto in parte per il suo clima secco. Le onde radio possono facilmente penetrare l’atmosfera terrestre, ma l’umidità le assorbe e degrada la qualità delle osservazioni. Quindi meglio che questa non sia una pioggia vera ! ALMA è una collaborazione internazionale tra l’Europa, il Nord America e l’Est asiatico in cooperazione con il Cile.

30 Marzo 2015: Con tutte le loro 66 schiene girate verso la costellazione di Orione, le antenne dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) poggiano sul loro piedistallo sull’altipiano Chajnantor nelle Ande cilene. La vista limpidissima della nebulosa di Orione, conosciuta anche come Messier 42, spiega molto bene perché questo luogo sia stato scelto come collocazione di ALMA. Orione si trova al centro dell’immagine con l’affascinante stella rossa Betelgeuse, conosciuta anche come Alpha Orionis, sulla destra dell’immagine. Questi due oggetti sono tra le viste più impressionanti del cielo notturno. Betelgeuse è una supergigante rossa ed è conosciuta per essere una delle stelle della nostra galassia candidate a diventare supernovae in un futuro prossimo. Futuro prossimo in un senso cosmico - uno studio recente suggerisce che la trasformazione avverrà in circa 100’000 anni, che è un solo batter d’occhio nella scala galattica. Quando questo avverrà, Betelgeuse diventerà l’oggetto più brillante nel cielo notturno dopo la Luna. ...

23 Marzo 2015: Quest’immagine mostra la cupola del telescopio danese di 1.54 metri di diametro, in funzione all’osservatorio di La Silla dal 1979. Il telescopio è stato coinvolto in diverse scoperte astronomiche fondamentali che includono la scoperta della fusione di stelle di neutroni come possibile origine dei lampi gamma (eso0533) e la scoperta di un pianeta extrasolare solo cinque volte più massivo della Terra (eso0603). Sopra il telescopio, la nostra galassia, la Via Lattea, si estende attraverso il cielo con il suo luminoso bulbo centrale allineato con la cupola del telescopio. Sullo sfondo a destra potete vedere la cupola che una volta conteneva il telescopio MarLy di 1 metro di diametro. Questo telescopio vide la luce nel 1996 e fu mandato in pensione nel 2009. Prima del MarLy, la cupola ospitava il telescopio di 40 centimetri Grand Prisme Objectif, un astrografo fotografico. Davanti alla cupola del MarLy, si vede il recinto del piccolo ...

16 Marzo 2015: Questa magnifica immagine ripresa all’osservatorio Paranal di ESO mostra i quattro telescopi ausiliari della rete del Very Large Telescope (VLT), davanti a uno sfondo incredibilmente stellato a Cerro Paranal in Cile. I telescopi ausiliari hanno ciascuno 1.8 metri di diametro e lavorano con le quattro unità di 8.2 metri di diametro per creare l’osservatorio ottico più avanzato al mondo. I telescopi lavorano insieme per formare l’interferometro del VLT (VLTI), un interferometro gigante che permette agli astronomi di vedere dettagli fino a 25 volte più precisi di quanto sarebbe possibile con solo un'unità del VLT. Nel cielo sopra al sito d'osservazione si trovano le nubi di Magellano, la grande e la piccola, visibili solo nel cielo australe. Queste due galassie nane irregolari si trovano nel gruppo locale e quindi sono compagne della nostra galassia, la Via Lattea. Quest’immagine è stata ripresa dal nostro amico Flickr John Colosimo, che la sottopose al ...

09 Marzo 2015: Simile a un incrocio tra la città delle nuvole Bespin e il pianeta di giaccio Hoth di Guerre stellari: L’impero colpisce ancora, vediamo qui l'osservatorio La Silla di ESO coperto di neve mentre il Sole tramonta. Le cupole caratteristiche dei telescopi di La Silla sono chiuse per proteggere gli strumenti dal rigore ambientale e dal ghiaccio. Nella distesa bianca, il telescopio di 2.2 metri MPG/ESO si distingue particolarmente grazie alla sua cupola argentata. In una notte normale, quando scende l’oscurità, le cupole dei telescopi si aprono e iniziano la loro routine notturna di osservazione del cosmo. Malgrado si trovi in una zona molto arida, La Silla può occasionalmente ricevere qualche precipitazione nella forma di neve e gocce di pioggia, come si può vedere in questa gelida fotografia ripresa dall’ambasciatore fotografo di ESO Malte Tewes. Tuttavia, anche se può fare freddo nel deserto di Atacama, dove si trova La Silla raramente ...

02 Marzo 2015: Quest’immagine mostra il centro brillante e i bracci a spirale della galassia a spirale NGC 6300. NGC 6300 si trova in una regione del cielo ricca di stelle nella costellazione australe dell’Altare, che contiene una serie di oggetti intriganti del profondo cielo. NGC 6300 possiede magnifici bracci a forma di girandola, uniti tra loro da una dritta barra che taglia a metà la galassia. Nonostante nelle immagini prese in luce visibile, come questa, abbia l'apparenza di una normale galassia a spirale, in realtà è una galassia di Seyfert del tipo II. Tali galassie hanno un centro anormalmente luminoso, che emette radiazione molto energetica: questo significa che esse sono spesso caratterizzate da un'intensa luminosità anche nelle parti dello spettro elettromagnetico che cadono al di fuori della banda visibile. Si suppone che NGC 6300, nel suo centro, contenga un buco nero supermassivo, che ha una massa 300’000 volte più grande del nostro ...

23 Febbraio 2015: Questo stupendo panorama mostra il vulcano Licancabur, appena a sinistra del centro dell’immagine, che domina l’altipiano Chajnantor, vicino al sito dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). I puntini bianchi nel cielo, che potrebbe essere confusi con fiocchi di neve, sono in realtà stelle. Licancabur si trova ad un altitudine di 5920 metri, sul confine tra il Cile e la Bolivia. Il confine tra questi due paesi attraversa i pendii nord-orientali del vulcano, il che significa che i due terzi inferiori di questo pendio di fatto appartengono alla Bolivia. La spruzzata di bianco in primo piano in quest’immagine è costituita da alte lame di neve indurita e ghiaccio. Questi aghi di ghiaccio, conosciuti come “penitenti”, sono un fenomeno naturale regionale (potw1221). Non così naturale è il bagliore a sinistra dell’immagine, che proviene dalle luci stradali della piccola città cilena San Pedro di Atacama. Questa fotografia è stata ripresa da Babak Tafreshi, uno ...

16 Febbraio 2015: La transizione dalla notte al giorno è ripresa in questa nuova fotografia dell'osservatorio La Silla di ESO. La Luna è bassa sulla sinistra di quest'immagine, e la sua luce è affievolita dal Sole mattutino. Quest'immagine, ripresa dall'ambasciatore fotografo di ESO Alexandre Santerne, riprende il telescopio di 3.6 metri di ESO, in alto sulla sinistra. Il telescopio, che si trova a 2400 metri sopra il livello del mare e la sua sagoma si staglia contro le luci dell'alba, fu inaugurato nel 1976. Al momento esso ospita lo spettrografo HARPS, la macchina di ricerca di pianeti extrasolari più prolifica al mondo. La Silla è il primo osservatorio di ESO. Inaugurato nel 1969, si trova a 600 chilometri al nord di Santiago, al confine del deserto cileno di Atacama. La Silla è stato il più grande osservatorio della sua epoca, e ha portato l'Europa alla ricerca astronomica di punta. Come illustrato su quest'immagine, ...

09 Febbraio 2015: Uscite dalla sala di controllo del Very Large Telescope (VLT) durante la notte e sarete accolti da una vista mozzafiato. Migliaia di stelle coprono il cielo e la Via Lattea si estende da un orizzonte all'altro. In quest'immagine le strisce scure della Via Lattea sono ben visibili: sono nuvole dense di polveri e gas che schermano la luce proveniente dalle stelle retrostanti. I colori variabili delle stelle circostanti derivano dalle loro diverse età e temperature - le stelle giovani e calde hanno un colore prevalentemente blu-bianco, mentre le stelle più vecchie e più fredde appaiono di più arancioni e rosse. Per gli astronomi, una vista del genere significa che si potranno riprendere buone osservazioni grazie all'assenza dell'inquinamento luminoso dovuto alla Luna. Per aiutare a mantenere il cielo il più scuro possibile, tutte le luce all'interno delle stanze non occupate sono spente e delle tende sono poste sulle finestre. Gli astronomi ...