Comunicato Stampa
Segreti - galattici - svelati
25 Ottobre 2017
Innumerevoli galassie pretendono attenzione in questa immagine gigantesca dell'ammasso di galassie della Fornace: alcune appaiono come semplici punti di luce, mentre altre dominano la scena. Una di queste ultime è la galassia lenticolare NGC 1316. Il passato turbolento di questa studiatissima galassia ha lasciato una delicata struttura di nodi, archi e anelli che gli astronomi hanno ritratto con un dettaglio mai raggiunto prima utilizzando il telescopio VST (VLT Survey Telescope). Questa immagine incredibilmente profonda rivela anche una mirade di oggetti fiochi e una debole luce diffusa tra una galassia e l'altra.
Catturata grazie alle eccezionali capacità del telescopio VST (VLT Survey Telescope) all'Osservatorio dell'ESO al Paranal, in Cile, questa immagine profonda rivela i segreti dei componenti più luminosi dell'Ammasso della Fornace, uno degli ammassi di galassie più ricchi e vicini alla Via Lattea. L'immagine da 2,3 gigapixel è una delle più grandi mai rilasciate dall'ESO.
La galassia probabilmente più affascinante dell'ammasso è NGC 1316: ha avuto una storia movimentata, essendosi formata dalla fusione di molte galassie più piccole. Le distorsioni gravitazionali del suo passato avventuroso hanno lasciato tracce nella struttura lenticolare [1]. Increspature evidenti, anelli e archi come congelati nella fascia esterna di stelle sono stati osservati per la prima volta negli anni '70 e rimangono tutt'oggi un campo di studio attivo per gli astronomi contemporanei che usano la tecnologia più all'avanguardia per osservare i dettagli minuti dell'insolita struttura di NGC 1316 combinando le immagini con i modelli.
Le fusioni che hanno formato NGC 1316 hanno portato a un afflusso di gas che ha alimentato un oggetto esotico nel centro: un buco nero supermassiccio di massa pari a 150 milioni di volte quella del Sole. Accrescendo materia dai dintorni, questo mostro cosmico produce getti potenti di particelle di alta energia, che a loro volta danno origine ai lobi di emissione caratteristici osservati a lunghezze d'onda radio, rendendo NGC 1316 la quarta sorgente radio più brillante di tutto il cielo [2].
NGC 1316 ha ospitato almeno quattro supernove di tipo Ia, eventi di vitale importanza per gli astronomi. Poichè hanno una luminosità ben definita [3], queste supernove possono essere usate per misurare la distanza della galassia ospite; in questo caso, 60 milioni di anni luce. Queste "candele standard" sono ricercate dagli astronomi perchè consentono di misurare in modo affidabile anche la distanza di oggetti remoti. Hanno giocato un ruolo chiave, infatti, nella scoperta rivoluzionaria che il nostro Universo si sta espandendo con un tasso accelarato.
L'immagine qui mostrata è stata ottenuta con il VST all'Osservatorio dell'ESO al Paranal nell'ambito della "Fornax Deep Survey", un progetto per costruire una survey profonda e vasta dell'ammasso di galassie della Fornace. L'equipe, guidata da Enrichetta Iodice (INAF – Osservatorio di Capodimonte, Napoli, Italia), aveva già osservato questa zona con il VST e rivelato un debole ponte di luce tra NGC 1399 e la più piccola NGC 1387 (eso1612). Il VST è stato appositamente progettato per svolgere survey di grande campo del cielo. Il suo enorme campo di vista corretto e la camera da 256 megapixel appositamente progettata, OmegaCAM, permettono di produrre rapidamente immagini profonde di vaste aree del cielo, lasciando ai telescopi più grandi - come il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO - l'esplorazione dei dettagli dei singoli oggetti celesti.
Note
[1] Le galassie lenticolari hanno una forma intermedia tra un'ellittica diffusa e le più note galassie a spirale come la Via Lattea.
[2] Poiché questa sorgente radio è la più luminosa nella costellazione della Fornace (Fornax in latino), è nota anche come Fornax A.
[3] Le supernove di tipo Ia avvengono quando una nana bianca in accrescimento in un sistema binario accresce la propria massa a scapito della compagna, fino a raggiungere il limite per cui si innesca la fusione nucleare del carbonio. In breve tempo, parte una reazione a catena che termina con un grande rilascio di energia: l'esplosione di supernova. La supernova si verifica sempre al raggiungimento di una massa specifica, nota come limite di Chandrasekhar, e produce un'esplosione quasi identica ogni volta. La somiglianza di tutte le supernove di tipo Ia permette agli astronomi di usare questo evento cataclismico come candela standard per misurare le distanze.
Ulteriori Informazioni
Questo risultato è stato presentato nell'articolo “The Fornax Deep Survey with VST. II. Fornax A: A Two-phase Assembly Caught in the Act”, di E. Iodice et al., pubblicato dalla rivista Astrophysical Journal.
L'equipe è composta da E. Iodice (INAF – Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia), M. Spavone (Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia), M. Capaccioli (University of Naples, Italia), R. F. Peletier (Kapteyn Astronomical Institute, University of Groningen, Paesi Bassi), T. Richtler (Universidad de Concepción, Cile), M. Hilker (ESO, Garching, Germania), S. Mieske (ESO, Cile), L. Limatola (INAF – Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia), A. Grado (INAF – Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia), N.R. Napolitano (INAF – Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia), M. Cantiello (INAF – Astronomical Observatory of Teramo, Italia), R. D’Abrusco (Smithsonian Astrophysical Observatory/Chandra X-ray Center, US), M. Paolillo (University of Naples, Italia), A. Venhola (University of Oulu, Finlandia), T. Lisker (Zentrum für Astronomie der Universität Heidelberg, Germania), G. Van de Ven (Max Planck Institute for Astronomy, Germania), J. Falcon-Barroso (Instituto de Astrofísica de Canarias, Spagna) e P. Schipani (Astronomical Observatory of Capodimonte, Italia).
L'ESO (European Southern Observatory, o Osservatorio Australe Europeo) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l'osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 16 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera, oltre al paese che ospita l'ESO, il Cile. L'ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L'ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L'ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l'ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d'avanguardia nella banda visibile e due telescopi per survey. VISTA, il più grande telescopio per survey al mondo, lavora nella banda infrarossa mentre il VST (VLT Survey Telescope) è il più grande telescopio progettato appositamente per produrre survey del cielo in luce visibile. L'ESO è il partner principale di ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. E sul Cerro Armazones, vicino al Paranal, l'ESO sta costruendo l'Extremely Large Telescope o ELT (significa Telescopio Estremamente Grande), un telescopio da 39 metri che diventerà "il più grande occhio del mondo rivolto al cielo".
La traduzione dall'inglese dei comunicati stampa dell'ESO è un servizio dalla Rete di Divulgazione Scientifica dell'ESO (ESON: ESO Science Outreach Network) composta da ricercatori e divulgatori scientifici da tutti gli Stati Membri dell'ESO e altri paesi. Il nodo italiano della rete ESON è gestito da Anna Wolter.
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Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso1734it-ch |
Nome: | NGC 1316 |
Tipo: | Local Universe : Galaxy : Type : Lenticular |
Facility: | VLT Survey Telescope |
Instruments: | OmegaCAM |
Science data: | 2017ApJ...839...21I |