Comunicato Stampa
Una rosa cosmica dai molti nomi
23 Settembre 2015
Questa nuova immagine della regione di formazione stellare Messier 17, dai colori rosati, è stata ottenuta dal WFI (Wide Field Imager) montato sul telescopio da 2,2 metri dell'MPG/ESO all'Osservatorio dell'ESO di La Silla in Cile. È una delle immagini più nitide che mostrino l'intera nebulosa e non solo ne rivela l'intera estensione ma conserva la finezza dei dettagli in tutto il paesaggio cosmico di nubi di gas, polvere e stelle appena nate.
La nebulosa qui riprodotta ha probabilmente ricevuto nel corso degli anni più nomi e nomignoli di tutti gli altri oggetti del suo tipo. Anche se è ufficialmente conosciuta come Messier 17, i suoi soprannomi più usati sono: la Nebulosa Omega, la Nebulosa Cigno, la Nebulosa "Checkmark" (segno di spunta, in inglese), la Nebulosa Ferro di Cavallo e - per non far mancare nulla neppure agli amanti del mare - la Nebulosa Aragosta.
Messier 17 si trova a circa 5500 anni luce dalla Terra, vicina al piano della Via Lattea nella costellazione del Sagittario. L'oggetto occupa una grande porzione di cielo - le nubi di gas e polvere che lo compongono si estendono per circa 15 anni luce. Questo materiale alimenta la produzione di nuove stelle e il grande campo di vista di questa immagine rivela molte stelle, sia di fronte, che dietro o all'interno di Messier 17.
La nebulosa appare come una complessa struttura di colore rosso, con sfumature tendenti al rosa. Il colore è un'indicazione della presenza di idrogeno gassoso incandescente. Le stelle blu dalla vita breve, appena formate in Messier 17, emettono radiazione ultravioletta a sufficienza per riscaldare il gas fino a farlo risplendere intensamente. Nella zona centrale i colori sono più chiari, alcune parti appaiono addirittura bianche. Questo colore bianco è reale - risulta dalla combinazione della luce del gas più caldo con la luce stellare riflessa dalla polvere.
Il gas della nebulosa dovrebbe avere più di 30 000 volte la massa del Sole. La nebulosa contiene anche un ammasso stellare aperto formato da 35 stelle, noto come NGC 6618 [1]. Il numero totale di stelle nella nebulosa è molto più alto - ci sono quasi 8000 stelle nel centro e molte altre si stanno formando nelle regioni esterne.
Tra tutto questo sfavillare roseo, la nebulosa mostra una rete di regioni più scure: polvere che oscura la luce. Questo materiale schermante comunque emette luce e - anche se queste zone sono scure nell'immagine in luce visibile - appaiono brillanti se osservate con una telecamera infrarossa.
La nebulosa deve il suo nome ufficiale al cacciatore di comete Charlese Messier che la incluse come diciassettesimo oggetto nel suo famoso catalogo astronomico nel 1764 [2]. Ma anche con un nome così prosaico come Messier 17, questa nebulosa fiorita è sempre affascinante.
L'immagine deriva dal programma Gemme Cosmiche dell'ESO [3].
Note
[1] Questo nome a volte viene usato per descrivere l'intera zona di formazione stellare.
[2] L'astronomo Jean Philippe de Chéseaux scoprì l'oggetto nel 1745, ma la sua scoperta non ebbe la dovuta attenzione. Di conseguenza, Messier riscoprì l'oggetto indipendentemente e lo catalogò quasi vent'anni dopo.
[2] Il programma Gemme Cosmiche dell'ESO è un'iniziativa di divulgazione per produrre immagini di oggetti interessanti o anche semplicemente belli usando i telescopi dell'ESO, per scopi di educazione e sensibilizzazione del pubblico. Il programma sfrutta il tempo di telescopio altrimenti inutilizzato per osservazioni scientifiche. Tutti i dati raccolti potrebbero comunque essere utili per scopi scientifici e perciò sono disponibili agli astronomi attraverso l'archivio scientifico dell'ESO.
Ulteriori Informazioni
L'ESO (European Southern Observatory, o Osservatorio Australe Europeo) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l'osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 16 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera, oltre al paese che ospita l'ESO, il Cile. L'ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L'ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L'ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l'ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d'avanguardia nella banda visibile e due telescopi per survey. VISTA, il più grande telescopio per survey al mondo, lavora nella banda infrarossa mentre il VST (VLT Survey Telescope) è il più grande telescopio progettato appositamente per produrre survey del cielo in luce visibile. L'ESO è il partner principale di ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. E sul Cerro Armazones, vicino al Paranal, l'ESO sta costruendo l'European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), un telescopio da 39 metri che diventerà "il più grande occhio del mondo rivolto al cielo".
La traduzione dall'inglese dei comunicati stampa dell'ESO è un servizio dalla Rete di Divulgazione Scientifica dell'ESO (ESON: ESO Science Outreach Network) composta da ricercatori e divulgatori scientifici da tutti gli Stati Membri dell'ESO e altri paesi. Il nodo italiano della rete ESON è gestito da Anna Wolter.
Links
- Animazione 3D di Messier 17
- Panoramica di Messier 17 con il VST
- Il nucleo della nebulosa con il VLT
- Il programma Gemme Cosmiche dell'ESO
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Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso1537it-ch |
Nome: | M 17, Messier 17, Omega Nebula, Swan Nebula |
Tipo: | Milky Way : Nebula : Appearance : Emission : H II Region |
Facility: | MPG/ESO 2.2-metre telescope |
Instruments: | WFI |