Comunicato Stampa
Il disco di polvere di NGC 247
02 Marzo 2011
Questa immagine di NGC 247, ottenuta dallo strumento WFI (Wide Field Imager) montato sul telescopio da 2.2 metri dell’MPG/ESO all’Osservatorio di La Silla dell’ESO in Cile, rivela i più minuti dettagli di questa galassia a spirale che si staglia sul suo sontuoso fondale. Gli astronomi sostengono che è proprio la posizione molto inclinata che mostra a chi la osserva dalla Terra a spiegare perchè la distanza di questa galassia così famosa fosse stata fino ad ora sovrastimata.
La galassia a spirale NGC247 è una delle spirali del cielo australe più vicine a noi. In questa nuova veduta, ripresa dallo strumento WFI (Wide Field Imager) montato sul telescopio da 2.2 metri dell’MPG/ESO in Cile, si distinguono chiaramente le stelle che compongono la galassia così come nei bracci a spirale ampi e irregolari si notano molte nubi di idrogeno risplendenti di colore rosato che indicano regioni in cui è attiva la formazione stellare.
NGC 247 fa parte del gruppo dello Scultore, una raccolta di galassie associata con la Galassia Scultore (NGC253, già mostrata in eso0902 e eso1025). Questo è il gruppo di galassie più vicino al nostro Gruppo Locale, quello che comprende la Via Lattea, ma misurare queste distanze celesti con precisione è un compito intrinsecamente difficile.
Per misurare la distanza tra la Terra e una galassia vicina, infatti, gli astronomi devono fare affidamento su un tipo di stella variabile, chiamato Cefeide, che funge da indicatore della distanza. Le Cefeidi sono stelle molto luminose, la cui intensità varia a intervalli regolari. Il tempo impiegato dalla stella per divenire prima brillante e poi più debole, cioè il periodo, può essere inserito in una semplice formula matematica che dà come risultato la luminosità intrinseca (o magnitudine assoluta) della stella. Confrontando questa con la luminosità misurata (o magnitudine apparente) si ottiene la distanza. Questo metodo però non è infallibile poichè gli astronomi ritengono che questa relazione periodo-luminosità dipenda dalla composizione della Cefeide.
Un ulteriore problema deriva dal fatto che parte della luce emessa dalla Cefeide può essere assorbita dalla polvere durante il suo cammino verso la Terra, facendola sembrare più debole e perciò più lontana di quanto non sia in realtà. Questo è un problema in particolare per NGC 247, con la sua posiizone così inclinata, poichè la linea di vista delle Cefeidi passa attraverso il disco di polvere della galassia.
Un’equipe di astronomi sta attualmente considerando i vari fattori che possano influenzare questi indicatori di distanze celesti. Lo studio è chiamato Progetto Araucaria [1]. L’equipe ha già segnalato che NGC 247 è più vicina alla Via Lattea di più di un milione di anni luce di quanto non si pensasse; la sua distanza è perciò poco più di 11 milioni di anni luce.
Oltre alla galassia principale questa immagine mostra anche numerose galassie molto più lontane di NGC247. Nell’angolo in alto a destra tre spirali molto evidenti sono disposte quasi in linea retta e, ancora più lontano, molto al di là e dietro a queste, molte altre galassie sono visibili, alcune addirittura attraverso il disco di NGC247.
Questa immagine a colori è stata creata a partire da un grande numero di immagini monocrome ottenute attraverso filtri blu, giallo-verdi e rossi, nel corso di molti anni. Sono state incluse anche immagini prese con un filtro che isola l’emissione dell’idrogeno, colorate in rosso. Il tempo totale di esposizione dei vari filtri è rispettivamente di 20 ore, 19 ore, 25 min e 35 min.
Note
[1] Il Progetto Araucaria è una collaborazione tra astronomi provenienti da vari istituti in Cile, negli Stati Uniti d’America e inEuropa. Il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO ha fornito i dati utilizzati nel progetto.
Ulteriori Informazioni
L’ESO (European Southern Observatory) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 15 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera. L’ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L’ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L’ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l’ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d’avanguardia nella banda visibile. L’ESO è il partner europeo di un telescopio astronomico di concetto rivoluzionario, ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. L’ESO al momento sta progettando l’European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), di 42 metri, che opera nell'ottico e infrarosso vicino e che diventerà “il più grande occhio del mondo rivolto al cielo”.
Links
- Il progetto Araucaria: https://sites.google.com/site/araucariaproject/
- Articoli scientifici: http://adsabs.harvard.edu/abs/2009ApJ...700.1141G
Contatti
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ESO, La Silla, Paranal, E-ELT and Survey Telescopes Public Information Officer
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Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso1107it-ch |
Nome: | NGC 247 |
Tipo: | Local Universe : Galaxy : Type : Spiral |
Facility: | MPG/ESO 2.2-metre telescope |
Instruments: | WFI |
Science data: | 2009ApJ...700.1141G |