Oggetto transnettuniano 1994 TG2

Questa foto mostra l'immagine debole (freccia) di un nuovo oggetto transnettuniano, scoperto con il New Technology Telescope da 3,5 metri dell'ESO nell'ottobre 1994. È qui visto in una riproduzione negativa (stelle scure su cielo bianco) dell’immagine CCD su cui è stato notato per la prima volta.

Esso è stato identificato a causa del suo movimento estremamente lento, solo 3 arcsec/ora. Sono state misurate sei posizioni accurate che hanno permesso di determinare una distanza approssimativa di circa 42 UA, ovvero 6300 milioni di chilometri dal Sole. Questo è molto fuori l’orbita del lontano, grande pianeta Nettuno (4500 milioni di chilometri); da qui la classificazione come oggetto "transnettuniano".

Nel frattempo gli è stata data la designazione “1994 TG2” dal Minor Planet Center dell'Unione Internazionale Astronomica. La magnitudine osservata è di circa 24, cioè circa 16 milioni di volte più debole degli oggetti più deboli che possono essere percepiti a occhio nudo. Il suo diametro è probabilmente di 100 - 200 chilometri.

1994 TG2 è il 17° oggetto transnettuniano trovato negli ultimi due anni. Nove di questi hanno una distanza tra 31 e 36 UA, gli altri otto tra 40 e 45 UA. Finora nessuno è stato trovato nell’intervallo intermedio; questo può essere un effetto dell'attrazione gravitazionale di Nettuno. Le misurazioni del colore di alcuni di quelli più brillanti hanno dimostrato che sono insolitamente rossi.

Gli oggetti transnettuniani rappresentano una classe di oggetti completamente nuova nel sistema solare. Non è ancora chiaro come essi potrebbero essere collegati agli altri corpi minori come comete e planetoidi, e se Plutone e la sua luna Caronte, così come la luna nettuniana Tritone (che è stata osservata da vicino da Voyager 2 nel 1989), appartengono anche loro a questa classe.