Annuncio
ALMA osserva nuove lunghezze d’onda
Sono già stati testati con successo i nuovi ricevitori che permetteranno ad ALMA di studiare l’Universo primordiale a lunghezze d’onda maggiori.
08 Settembre 2021
Un nuovo set di ricevitori installato su ALMA (Atacama Large Millimetre/submillimetre Array), di cui ESO è partner, ha visto la prima luce. I ricevitori di banda 1 raccolgono onde radio comprese tra i 6 e gli 8,5 mm, stabilendo un nuovo record per quanto riguarda la copertura in lunghezze d’onda, le più lunghe che ALMA è in grado di osservare. I ricevitori permetteranno agli astronomi di scrutare l’Universo primordiale e distante e di esplorare il processo di formazione dei pianeti come mai prima d’ora.
Per captare la radiazione proveniente da sorgenti cosmiche oltre un’ampia gamma di lunghezze d’onda, le 66 antenne installate su ALMA, sull’altopiano di Chajnantor in Cile, sono dotate di ricevitori ben calibrati. Ciascun tipo di ricevitore è sensibile a una particolare “banda” o intervallo di lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico. Finora erano stati installati sulle antenne otto dei dieci ricevitori previsti, coprendo complessivamente un intervallo che va da 0,3 a 3,6 mm (dalla banda 10 alla 3).
Ora, grazie ai ricevitori di banda 1, ALMA sarà attrezzata per osservare lunghezze d’onda maggiori, aprendo una nuova finestra per l’esplorazione dell’Universo. Gli scienziati sperano di poter studiare il gas nell’epoca della reionizzazione dell’Universo, ovvero il periodo in cui si sono formate le prime stelle e galassie. Inoltre, data la sua capacità di individuare granelli di polvere più grandi rispetto alle altre bande di ALMA, la banda 1 è perfetta per osservare la crescita di tali granelli in dischi circumstellari, permettendo agli astronomi di comprendere meglio la formazione dei pianeti.
Lo sviluppo dei ricevitori di banda 1 di ALMA è stato possibile grazie all'Academia Sinica Institute of Astronomy and Astrophysics (ASIAA) e a un'equipe internazionale composta dall'Osservatorio nazionale astronomico del Giappone (National Astronomical Observatory of Japan; NAOJ), l’Università del Cile, il National Radio Astronomy Observatory (NRAO), l’Herzberg Institute of Astrophysics in Canada e il National Chung-Shan Institute of Science and Technology in Taiwan. L’Università del Cile è stata coinvolta nel progetto sin dall’inizio, contribuendo a sviluppare e a produrre elementi ottici come lenti e antenne a corno per i ricevitori di banda 1.
Recentemente, il comitato di ALMA ha firmato un contratto per lo sviluppo della serie finale di ricevitori di banda 2 di ALMA, sotto la guida di un consorzio di istituzioni europee.
Ulteriori informazioni
ALMA è una collaborazione tra l’ESO (in rappresentanza dei suoi stati membri), la NSF (National Science Foundation) degli Stati Uniti e il National Insitute of Natural Sciences (NINS) del Giappone, il NRC (National Research Council) del Canada, il MOST (Ministry of Science and Technology) e l’ASIAA (Academia Sinica Institute of Astronomy and Astrophysics) di Taiwan e il KASI della Repubblica Ceca, in cooperazione con la Repubblica del Cile. L’osservatorio congiunto di ALMA (il Joint ALMA Observatory) è gestito dall’ESO, dall’AUI/NRAO (National Radio Astronomy Observatory) e dall’Osservatorio nazionale astronomico del Giappone (National Astronomical Observatory of Japan; NSOJ).
Il progetto di ricerca sui ricevitori di banda 1 è stato appoggiato dall’Accademia Sinica di Taiwan ed è finanziato dal Ministero per la Scienza e la Tecnologia (Ministry of Science and Technology) di Taiwan.
Contatti
Ciska Kemper
European ALMA Programme Scientist
European Southern Observatory
Garching bei München, Germany
Tel: +49 89-3200-6447
Email: Francisca.Kemper@eso.org
Bárbara Ferreira
ESO Media Manager
Garching bei München, Germany
Mobile: +49 151 241 664 00
Email: press@eso.org
A proposito dell'annuncio
Identificazione: | ann21012 |